Descrizione Progetto
Sono numerosi ma scollegati fra loro gli istituti che si interessano di difesa del suolo, nel nostro territorio, così come numerose ma fra di loro non adeguatamente connesse le informazioni disponibili. Informazioni sia a carattere cartografico che di raccolta dati e sia di carattere legislativo e a livello di direttive comportamentali o di protocolli da seguire.
Una prima fase di raccolta di tutto il materiale esistente, catalogato in formato digitale e fruibile con differenti chiavi di accesso costituisce il primo momento di attività del Laboratorio. Attività non breve né semplice, soprattutto se si fa riferimento a quanto esistente o in fieri in ambito europeo e nel frastagliato quadro delle regioni italiane. Attività che necessità di personale umano dedicato sotto la guida di esperti che sappiano ben indicare i vari link da eseguire e poi sistematizzare. Successivamente si può dare inizio al momento seminariale, svolto in base al materiale raccolto e differenziato per temi, rivolto a laureati, laureandi, tecnici liberi professionisti e dipendenti dei pubblici uffici. Convegni e Seminari alla presenza di personalità del settore di profilo nazionale, in grado di offrire contributi sostanziosi in termini di esperienza oltre che di visione ampia. Oltre ai seminari si pensa a veri e propri corsi di aggiornamento (attuali e auspicabili in chiave di riconoscimento di crediti formativi peri professionisti chiamati per legge alla formazione permanente) svolti non solo da tecnici e ricercatori e uomini di scienza nelle discipline storicamente proprie della difesa del suolo ma anche da pianificatori, urbanisti, uomini di legge. Non secondario è il coinvolgimento tanto degli amministratori legali quanto degli studenti in fase di scolarità primaria, perché gli uni si avvicinino sempre più ai problemi della sostenibilità, gli altri, fin dalla tenera età ad entrare con consapevolezza nel mondo delle discipline ambientali.
L’attività di ricerca volta ad approfondire i processi di innesco delle frane; a caratterizzare i reticoli idrografici; ad affinare i modelli di previsione delle piene fluviali; a modellare l’escavazione in corrispondenza delle pile dei ponti in alveo; a individuare aree di pertinenza fluviale soggette a vari rischi di inondazione; a studiare l’evoluzione delle spiagge e l’erosione degli arenili; a studiare l’effetto del bosco sulla solidità dei versanti.
Programmazione 2014-2016
a) Strumenti della pianificazione e normativa ambientale (Il groviglio normativo nella difesa del suolo)
Referenti Prof. P. Versace – Prof. M. Veltri (riferimento avv. Lettera)
L’iniziativa è indirizzata al tentativo di introdurre elementi di chiarezza nella legislazione europea, nazionale, regionale. Legislazioni spesso sovrapposte e contraddittorie fra loro, con elementi di confusione o di assoluta incertezza in merito alle attribuzioni e alle responsabilità.
b)Sindaci e cittadini di fronte agli allertamenti della Protezione Civile. Che fare?
Referente Prof. P. Versace
L’iniziativa è rivolta ai Sindaci, Tecnici e cittadini al fine di determinare le linee comportamentali essenziali affrontare gli allertamenti della Protezione Civile.
c) La sicurezza lungo le grandi vie di comunicazione
Referente Prof. P. Versace (riferimento ing. Wancolle)
Il convegno ha lo scopo di dare una risposta articolata, innovativa ed efficiente al problema del rischio da frana che può interessare le vie di comunicazione, attraverso un’attività di studio e di ricerca industriale finalizzati allo sviluppo di un sistema integrato di monitoraggio e mitigazione del rischio idrogeologico, per segnalare con adeguato anticipo la possibilità di movimenti franosi potenzialmente dannosi, e per attivare le misure di salvaguardia atte ad evitare danni alle persone, ivi incluse la diffusione dell’informazione.
d)Vulnerabilità del territorio calabrese: le coste
Referente P. Veltri
e) Previsione e prevenzione
Referente Prof. M. Veltri
Il senso dell’incontro risiede nella capacità di mostrare, con dati alla mano ed esempi, come intervenire a posteriori di eventi catastrofici sia diventata la norma, in Italia, e la pianificazione e la previsione e la prevenzione siano sempre più marginalizzate. Dovremo essere in grado di far vedere come tale pratica non funziona in termini di salvaguardia del territorio, dei beni esistenti, di vite umane; è costosa più di quanto non sarebbero iniziative di lungo respiro; non è rispettosa dei patrimoni esistenti; si configura non come azione poste emergenziale soltanto, ma addirittura come strumento di vero e proprio governo del territorio.
La relazione sarà svolta dal prof. De Bernardinis, presidente dell’ISPRA. La tavola prevede le presenze di Massimo Veltri, Lucio Ubertini, Lino Versace, il responsabile calabrese della Protezione Civile, un ufficiale dei VV. del Fuoco calabrese.
f) Ricadute della ricerca su aspetti applicativi nella Difesa del Suolo
Referente Prof. M. Veltri
Da tempo è in discussione il ruolo della ricerca nella crescita del paese. Ricerca pura-ricerca applicata. Scarse risorse e scarso credito, all’una come all’altra. Dalla relazione, che potrebbe essere svolta dal prof. Luigi Da Deppo, o dal prof. Ignazio Becchi, dovrebbe evincersi la quantità e la qualità di interventi tecnico-ingegneristici che si sono avuti come diretta conseguenza di approfondimenti e di ricerche scientifiche, numeriche e di laboratorio. Il campo delle discipline idrauliche ben si presta a tal tipo di argomentazioni: basti pensare alle sistemazioni fluviali, alla difesa delle pile dei ponti, agli scolmatori… Mentre, non dovrebbe essere trascurata la difesa della ricerca di base, dalla quale, magari non automaticamente, possono discendere risultati applicativi d’interesse.
La tavola rotonda sarà coordinata dal rettore dell’Unical o dal rettore del Politecnico di Bari. Due fra i relatori proposti saranno giovani ricercatori Unical (Gaudio, De Bartolo) e un rappresentante dell’ordine degli ingegneri.
g) Teorie e realtà nei cambiamenti climatici
Referente Prof. P. Versace (riferimento Prof. Navarra Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici)
h) Gestione integrata e sostenibile del ciclo dell’acqua – energia
Referente prof.ssa P. Piro
i) Best Practise nella difesa del suolo. Il caso dell’Emilia Romagna –
Referente prof. Versace (riferimento ing. Cacciamani)