Referente prof. M. Veltri
Da tempo è in discussione il ruolo della ricerca per la crescita del paese. L’innovazione e il sapere possono assumere significati decisivi per ammodernare l’Italia e incidere sull’aumento del benessere e della sicurezza dell’Italia, portandola a confrontarsi con altre realtà dell’Occidente. L’università è istituzionalmente il luogo in cui si condensano la conservazione e l’aggiornamento della conoscenza, ma non è il solo posto in cui si sviluppano attività di ricerca: centri ministeriali, regionali, del Cnr, privati, si cimentano in processi di avanzamento del sapere, pur nella costante, crescente, esiguità di risorse disponibili. Negli ultimi mesi il dibattito si è incentrato pure sulle prerogative del Senato della Repubblica, che in vista di una sua modificazione costituzionale potrebbe assumere i compiti anche di ‘Camera delle Competenze’, luogo dedicato, cioè, all’approfondimento di grandi temi provenienti dalle sedi del confronto culturale e scientifico, con il loro susseguente trasferimento nella Camera legislativa. Così come da molte parti emerge la posizione secondo la quale i finanziamenti dovrebbero essere rivolti essenzialmente se non addirittura esclusivamente a quegli argomenti che hanno una diretta ed esplicita ricaduta in campo tecnico e amministrativo. Questione non recente, addirittura antica, ma che oggi assume profilo di nuovo centrale alla luce della crisi del ‘Modello Occidentale’, delle dinamiche molto accelerate con cui si susseguono processi di cambiamento e di crescita, della necessità di dover competere, se possibile senza rinunciare all’approfondimento teorico.
Il seminario, così, si interroga sui molteplici aspetti legati al mondo della ricerca con riferimento a quelle in campo idraulico, territoriale, ambientale. Campi in cui il mondo universitario nazionale ha scritto pagine di assoluta importanza e possiede quindi tutti gli argomenti per poterne scriverne di nuove: basti pensare alle sistemazioni fluviali, alla difesa delle pile degli attraversamenti, agli scolmatori delle piene, ai numerosi aspetti legati alle infrastrutture, agli impianti energetici, alle previsioni delle portate di piena, ai corridoi ecologici…
Occuparsi di tali temi, rivolgendosi a studenti, quale che sia il grado di formazione a partire dalle scuole superiori, ricercatori, studiosi, tecnici, professionisti, coloro che operano nelle amministrazioni pubbliche e private appare così occasione particolarmente significativa per discutere, capire, orientare su uno dei grandi temi di oggi.
Il Seminario prevede due relazioni svolte rispettivamente dal prof. Luigi Da Deppo, professore emerito dell’Università di Padova e dal prof. Andrea Rinaldo, dell’Ecole Politechnique di Lausanne (durata complessiva settanta minuti).
Segue una tavola Tavola Rotonda (durata novanta minuti), coordinata dal prof. Massimo Veltri, dell’Università della Calabria, cui partecipano il dott. Giovanni Salerno, geologo, Regione Emilia Romagna, il prof. ing. Samuele De Bartolo, Unical, il prof. Paolo Veltri, Unical.
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