La Fondazione “Attilio e Elena Giuliani Onlus”, fin dall’inizio della propria attività, ha individuato nella difesa e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale un fattore di fondamentale importanza per lo sviluppo turistico ed economico della regione.
Per tale motivo intende sviluppare, di concerto con l’Università della Calabria, un progetto teso alla riscoperta storica dei vari luoghi regionali di grande rilevanza culturale; le cui linee programmatiche andranno definite con la partecipazione degli attori istituzionali ed economici del territorio.
Prima tappa della riscoperta dei territori regionali, consisterà in un workshop sulle “Vie Storiche dell’Alto Tirreno Cosentino”, che si terrà il prossimo giovedì 25 giugno, alle 17.00, nella sede della Fondazione Giuliani, presso Villa Rendano nel centro storico di Cosenza.
All’apertura dei lavori di Francesco Pellegrini, Direttore Generale della Fondazione Giuliani, seguirà l’introduzione di Pietro Dalena, Professore Ordinario di Storia Medievale presso l’Università della Calabria e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Giuliani. Sarà invece Giuseppe Chidichimo, Professore Ordinario di Chimica-Fisica presso l’Università della Calabria e Presidente del Comitato Scientifico, ad esporre la proposta elaborata dalla Fondazione e a lasciare spazio agli interventi del Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Occhiuto; dell’Arcivescovo emerito della Diocesi di Cosenza-Bisignano, Monsignor Salvatore Nunnari; della Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Calabria, Margherita Eichberg; del Rettore dell’Università della Calabria, Gino Mirocle Crisci; del Presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra; nonché dei Sindaci dell’alto Tirreno cosentino.
L’obiettivo dichiarato è di affinare le metodologie di intervento in un processo partecipato con le istituzioni locali, e di veder muovere i primi passi di un progetto ampiamente condiviso che ricostruisca le vicende storiche ed artistiche del territorio; dia un contributo alla conservazione dei beni culturali presenti lungo il percorso; inneschi metodologie innovative di fruizione e valorizzazione dei beni culturali; metta a frutto l’intervento ai fini dello sviluppo del turismo.