Abbiamo voluto dare un nome forte all’evento, perché delicato e urgente è il dilemma che si pone in campo. Vivere la propria terra come una zavorra, come un luogo nel quale non è possibile dare forma ai propri sogni è purtroppo un tema sentito da tutti i giovani calabresi e dalle giovani generazioni del Sud, più in generale. In campo ci sono desideri, dubbi e speranze. Le vite di migliaia di giovani uomini e donne che con tutto il cuore vorrebbero spendere le proprie migliori energie nel progetto di restare e di essere felici qui, in Calabria. Conosciamo con chiarezza quotidiana l’entità drammatica dell’emigrazione e della fuga dalla Calabria da parte dei giovani. Intendiamo iniziare a discutere con mente serena per comprendere se questo è un evento destinato a non conoscere mai flessioni o ritorni, oppure se un giorno (speriamo non lontano) lo riconosceremo solo come pratica di un infelice passato.
Quali sono i bisogni espressi da chi parte e non fa più ritorno? Come vivono quelli che ostinatamente e con coraggio decidono di restare? Vogliamo porre una istanza di dialogo per capire cosa è possibile fare in concreto per dare ai giovani un valido motivo per restare qui, proprio qui, un motivo che oltrepassi il naturale legame con le radici che delle volte, di fronte alla indigenza del tempo presente, diventa un limite invalicabile.
L’evento di giorno 13 Maggio è organizzato in partnership con l’Associazione L’Eco-giovanidee, la casa editrice Pellegrini e in comunione d’intenti con il Progetto Villa Rendano, iniziativa che da sempre intende intercettare le risorse di progetto e le energie giovani presenti sul nostro territorio. Miriamo a costruire un dialogo privo di retorica relativo agli aspetti positivi e negativi della nostra terra. Quali sono le reali possibilità a disposizione di chi resta? Bisogna comprendere quali sono le criticità che affliggono questa terra, perché solo così sarà possibile mettere in campo soluzioni adeguate ai problemi reali. Calabria si, Calabria no?
Questo evento è passato.