La questione femminile e la questione meridionale.
Sono queste le motivazioni che stanno alla base dell’iniziativa del 13 gennaio a Villa Rendano: rifuggire cioè da forme retoriche consuete legate a rivendicazionismi sterili e a vittimismi rituali per confrontarci invece su come è possibile fare impresa e avere successo in Calabria da parte di donne impegnate in settori di solito appannaggio di uomini.
Pina Amarelli, Fulvia Caligiuri, Antonella Dodaro, coordinate da Ermanna Carci Greco, racconteranno delle loro esperienze in comparti diversi fra loro ma esemplari di una Calabria e di un intero Mezzogiorno che cambiano.
Capiremo così se essere donna è stato per loro di ostacolo oppure penalizzante, dal loro osservatorio privilegiato ci renderemo conto di quanto e quale cammino ci sia bisogno per pervenire a una emancipazione di genere piena e reale, vedremo grazie alle loro esperienze la consistenza e i lineamenti di un futuro possibile e auspicabile per arrestare la deriva penalizzante di un declino irreversibile per il Sud com’è riportato dalle previsioni più recenti.
Che cosa può fare l’iniziativa privata, che cosa spetta alla politica, il ruolo delle professioni liberali, il compito delle classi dirigenti: grazie alla sensibilità femminile, al loro modo di approcciare e di vedere le cose, al loro pragmatismo e al loro ottimismo intendiamo aprire una nuova pagina nei rapporti fra persone e generi e nella crescita della nostra terra.
Questo evento è passato.